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La Storia

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La storia
(testo tratto da "Atlante dei Comuni della Provincia di Arezzo")

Il Capoluogo è di sicura origine etrusca, come attesta il ritrovamento, nel 1888, di un sepolcro del IV secolo a.C. con ricco corredo di oggetti fittili e bronzei, in Loc. Le Buche.

Nell'antichità il territorio era attraversato dall'antichissima via detta Abaversa che si inerpicava lungo le pendici del massiccio del Pratomagno. In epoca medievale, la prima notizia documentaria d'un castello, eretto sullo sperone roccioso posto alla confluenza del fosso Lavanzone e del torrente Capraia, risale al 1057, quando Ugo del Grifo e suo figlio Ardingo - con tutta probabilità degli Ardinghi di Catenaia, casata di piccola nobiltà locale che al tempo signoreggiava la zona - stipulano un accordo "in castro Talla".

Dopo che nel 1249 il castello di Talla, col suo circondario, era passato sotto la giurisdizione degli Ubertini di Chitignano, nel 1314 entrò a far parte dei possedimenti della potente stirpe dei Tarlati: ma alla morte del vescovo Guido, signore d'Arezzo, tornò di nuovo nelle mani degli Ubertini.

Nel 1353 costoro, incalzati dall'espansionismo fiorentino, furono costretti a fare atto di sottomissione: nel 1384 tutto il contado aretino entrò a far parte dei possessi di Firenze, e Talla con esso. Il castello e il territorio ad esso pertinente furono aggregati dai fiorentini alla podesteria di Castel Focognano.

L'assetto attuale del territorio risale al 1809. Durante l'ultimo conflitto mondiale il centro ebbe a subire gravi danni, in particolare per l'incendio del luglio 1944 che distrusse gran parte dell'abitato.

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