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La castagna

 

Per  molte comunità di montagna la castagna ha rappresentato fin dal medioevo una risorsa essenziale conosciuta anche come “ Pan di bosco”; infatti è un alimento sano, facilmente digeribile e molto nutriente essendo costituita prevalentemente da amido.

I boschi di castagni un tempo ampiamente diffusi in Casentino, negli ultimi decenni hanno subito un declino soprattutto a causa dello spopolamento della montagna, dell’abbandono dei castagneti da frutto per il diminuito uso alimentare ed anche per il diffondersi di malattie (in particolare fungine come il mal dell’inchiostro ed il cancro corticale). Molte sono le varietà coltivate in Italia, quelle più diffuse in Casentino sono: Marrone casentinese, delicata soffre per le avversità meteoriche, con polpa bianca, tenera e saporita è la migliore varietà; Pistolese, molto precoce è apprezzata soprattutto dove si possono vendere castagne come primizie; Raggiolana, poco esigente e quindi coltivabile anche in luoghi elevati, maturazione tardiva, dà ottima farina; Tigolese rustica e resistente ai freddi dà farina di discreta qualità.

In cucina, con particolare riferimento alle ricette tradizionali si ricordano le ballotte o baloci (castagne bollite con aggiunta di un pizzico di sale); le tigliate (castagne sbucciate e bollite con eventuale aggiunta di finocchio selvatico); le bruciate o brici (conosciute anche come caldarroste) cotte preferibilmente sul fuoco o anche sulla cucina a legna o in forno in una padella con fondo forato dopo averle incise nella parte più rigonfia. Si ricordano inoltre le  castagne secche ancora ottenute utilizzando i cosiddetti “seccatoi” costituiti da due livelli, uno superiore a cui si accede da una parte esterna ed uno inferiore, separati da un palco di legno dove viene messo il frutto; nel livello sottostante viene acceso il fuoco che tenuto costante per diversi giorni (minimo 15/20), secca le castagne che in prevalenza vengono macinate per produrre farina ed in parte lasciate intere ed eventualmente  immerse in acqua per una notte per poi essere consumate. 

 

I Produttori casentinesi:

Az. Agr. Pian dei Reggi la Villa di Malpighi Rita

- loc. Pian dei Reggi - Faltona 52010 - Talla  - 0575 512874 / 333 9567008 - email: rmalpighi@wooow.it

Az. Agricola Gerini Gianni

- c.s. Borgo alla Collina, 8/c 52010 - Castel S. Niccolò - 0575 500012 / 338 2416888

Az. Agricola Riccetti Ezio e Marino

- loc. Barbiano, 91 52018 - Castel S. Niccolò - 0575 572643

Az. Agricola Agnoloni Mario e Tito -

via Fornello, 3 - 52010 - Montemignaio - 0575 542074 / 368 7740707

Serra Settimio

- loc. Campiano, 43 52010 Montemignaio - 0575 542094

Az. Agr. Agnoloni Marco e Tognaccini Monica -

s.s. via Valendaia, 2 52010 - Montemignaio - 0575 542217 / 339 4836977

Giorgini Riccardo

- via Campi, 64 - Raggiolo 52010 - Ortignano Raggiolo - 0575 594950

Giovannuzzi Giuseppe

- Pod. Castellonchio, 31- Spinello 47018 - S.Sofia (FO) - 3476533114

Giovannuzzi Remo

- via Piana, 203 Raggiolo 52010 - Ortignano Raggiolo - 0575 514032 / 349 7597727

Zacchi Luciano

  - via A. Moro, 7 - Raggiolo 52010 - Ortignano Raggiolo  - 0575 514003

Podere le Rocche

- di Marzio Carletti Larniano, 29 52013 - Poppi - 338 5277671 - email: lerocche.marzio@tin.it

Ricci Adriano

- via del Corniolo, 30 52013 - Poppi - 055602165 / 3382536432

Forti Adriana

 - loc. Campolombardo, 28 52015 - Pratovecchio - 0575 504473 / 0575 583869

Brice e Baloci di Andreini Lara

- loc. Falciano, 100 52010 - Subbiano  - 0575 488916 - email: bricebaloci@libero.it

Serafini Enrico

- loc. Lodola, - Savorgnano 52010 - Subbiano - 0575 489801

Stefani Emilio

- loc. Ranocchiaia, Gaviserri 52017 - Stia - 0575 504550

Consorzio Patata Rossa di Cetica - loc. la Chiesa, 138 - Cetica 52018 - Castel S. Niccolò - 0575 550168 - email: info@patatarossadicetica.it - sito web: www.patatarossadicetica.it

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